Ill.mo Sig. Presidente Giuseppe Conte,

Ill.mo Sig Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora,

Ill.mo Sen. Claudio Barbaro Presidente ASI,

 

Siamo la Società Sportiva Dilettantistica FIDA, che si occupa della diffusione della Danza Sportiva e della danza sotto tutte le sue forme aderente all’ente di promozione sportiva ASI.

A FIDA aderiscono diverse Asd e SSD, formate da lavoratori, padri e madri di famiglia, purtroppo, non considerati dal nostro attuale sistema. Oggi siamo molto preoccupati!

E non solo per il Virus, che, per quanto possa spaventarci, ci ha almeno fornito la consapevolezza che esistono persone, dotate di un profondo senso di responsabilità e che si prodigano, senza sosta, per far si che ogni ammalato sopravviva e guarisca.

Con questa lettera, vorremmo dar voce a quelle migliaia di associazioni sportive, società sportive, palestre e impianti, costrette a fermarsi in queste settimane a causa del blocco delle attività imposto dall’emergenza Coronavirus.

Le nostre scuole di ballo, nel corso di decine di anni di attività, hanno prodotto le materie prime di cui oggi abbiamo bisogno: salute, benessere, aggregazione e inclusione sociale.

Oggi le nostre scuole di ballo, rischiano di chiudere definitivamente.

In questi mesi, correttamente è stata imposta la chiusura per evitare la diffusione del contagio.

Questa scelta, però, ha portato al collasso tutto il sistema.

Abbiamo dovuto farci carico dei canoni di locazione e delle utenze.

In merito a quest’ultime, purtroppo, riceveremo la bolletta, relativo a tasse ed accise varie, anche se abbiamo staccato il contattore dell’energia elettrica e consumato nulla.

Come potremo onorare i nostri impegni?

Come potremo sopravvivere?.

Nel mese Maggio, si prospetta la tanto sospirata riapertura graduale delle attività, mantenendo le distanze di sicurezza.

A tale proposito, ci permettiamo una riflessione, nelle nostre scuole di ballo si eseguono prevalentemente balli di coppia, ci chiediamo come sarà possibile mantenere le distanze, senza il necessario contatto fisico?

Credo che, come noi, ci sono molte altre discipline, artistiche e sportive, ad avere lo stesso problema, basti pensare agli sport di lotta.

Credo che nelle Vostre future valutazioni, sareTe costretti ad dover analizzare anche le regole di mondi a Voi forse poco noti, ma che, negli anni, hanno avuto un impatto sociale non indifferente.

Lo sport è salute; lo sport è svago; lo sport è inclusione sociale.

Lo sport inteso in tutte le sue forme e modalità.

In Italia, quando si parla di sport sembra d’obbligo dover parlare solamente di calcio, relegando tutto il resto delle meravigliose discipline sportive esistenti a mere comparse prive di considerazione.

Basti pensare che, ai tempi del Coronavirus, l’opinione pubblica sembra preoccuparsi unicamente di trovare le date e i modi per riprendere il campionato di calcio?

In quel caso, sembra che il problema delle distanze non ci sia.

Saranno forse vietati assembramenti in area di rigore? Oppure, non si potranno fare contrasti?

Presidente, so oggi lo Stato non ci darà una mano concreta, la maggior parte della attività sportive rischiano di sparire e lo faranno anche se slittassero i pagamenti o le banche ci concedessero prestiti, utili solo ad indebitarci ulteriormente.

La nostra attività sono fatte di passione, amore, fratellanza ed amicizia, nate dalla necessità di diversificare la nostra frenetica e stressante vita quotidiana.

Presidente, il ballo è gioia, il ballo è salute, il ballo è vita…

La prego, non uccidetelo!!!!

 

Bagheria li 15/04/2020

 

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